L’ATTIVITA’ FISICA FA BENE NON SOLO AL NOSTRO CORPO MA ANCHE ALLA NOSTRA PSICHE !

Personal Trainer Milano

L’ATTIVITA’ FISICA FA BENE NON SOLO AL NOSTRO CORPO MA ANCHE ALLA NOSTRA PSICHE !

Coordinazione, postura, flessibilità e consapevolezza dei movimenti sono oltre che basi essenziali per l’efficienza nell’allenamento anche fattori essenziali per un benessere globale.
E’ quindi di fondamentale importanza lavorare su propriocezione, equilibrio e flessibilità, oltre ovviamente a mantenere e integrare la forza muscolare, in particolare modo sulle persone adulte e sugli anziani.
Ogni allenamento quindi stimola e migliora anche le nostre capacità di rispondere alle sollecitazioni che provengono dall’ambiente intorno a noi.
Questo ci deve quindi dare la certezza che l’allenamento ha un effetto importante sul nostro stato mentale oltre che fisico !
Molti studi scientifici e medici hanno ormai dimostrato che muoversi fa bene al nostro corpo alla nostra psiche ed al nostro cervello!
QUINDI ALLENATI E VEDRAI IL TUO UMORE E LA TUA PSICHE MIGLIORARE DI PARI PASSO AI TUOI MUSCOLI !

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KEOPE LA NUOVA FRONTIERA DEL BENESSERE

DOLORI ALLA SCHIENA  ? POSTURALI ? STRESS ? INCREMENTO PRESTAZIONI SPORTIVE ? CELLULITE E RASSODAMENTO ?  KEOPE LA NUOVA FRONTIERA DEL BENESSERE !
12 minuti per stare BENE ! keope starbene
ADATTA A TUTTI ANZIANI, GIOVANI, MANAGER STRESSATI ,SPORTIVI IN CERCA DI MIGLIORARE LE PRESTAZIONI E ANCHE PER TE CHE CERCHI UNA SOLUZIONE ALLE TENSIONI MUSCOLARI E TI SENTI LA TESTA CONFUSA E STANCA
UN TRATTAMENTO E KEOPE TI DARA’ LA CERTEZZA CHE FUNZIONA !

Bastano 12 minuti per stare bene. Keope GPR agisce su corpo e mente e fornisce un benessere globale immediato.

Keope GPR è una struttura ergonomica a supporti essenziali situati in zone corporee ad alta presenza di meccanorecettori.  La sua attività elettromeccanica applicata sui dieci oppositori gravitari e gestita da un programma multicontrollo permette di attivare il sistema neuromuscolare centrale e di ottenere così una risposta fisiologica a largo spettro terapeutico.

Già certificata  da diversi centri di ricerca: CNR Centro Nazionale delle Ricerche; Università di Milano; Università di Perugia.

Keope GPR è un sistema innovativo che si basa sulla concezione olistica della propriocezione: propriocezione esterosensoriale, propriocezione psicosensoriale e propriocezione interosensoriale.

La struttura si avvale di un sistema audio “olofonico”, di un sistema a “risonanza cutanea” e di una postura a “completo scarico funzionale in decoaptazione globale”.

Il vero benessere olistico.

Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare (IBFM-CNR)

Tema della ricerca: Efficacia di Keope sul recupero della prestazione fisica dopo esercizio affaticante.

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Scienze Biomediche Chirurgiche e Odontoiatriche.

Tema della ricerca:  Effetti della struttura ergonomica a propriocezione globale Keope GPR sul sistema neuromuscolare e posturale in soggetti sani.

Università di Perugia.

Tema della ricerca:  Modifiche dell’attività fisiologica durante e dopo la terapia Keope GPR

approfondisci su :    http://www.keopebook.it/site/

Allenamento contro la sindrome metabolica

L’attività fisica,contro la sindrome metabolicadeve essere breve ma intensa

L’esercizio ad alta intensità permette di ridurre contemporaneamente più fattori di rischio cardiovascolare
Quando si è in buono stato di salute per proteggere il cuore è sufficiente garantirsi mezz’ora di esercizio moderato al giorno. Se, però, si ha già a che fare con i sintomi della sindrome metabolica potrebbe essere meglio affidarsi ad un’attività fisica breve ma intensa. A suggerire questa nuova strategia sono i risultati preliminari di uno studio dell’Università del Queensland (Australia), secondo cui l’esercizio ad alta intensità, seppur breve, aiuta a perdere peso, a ridurre il livelli ematici di colesterolo e zuccheri e ad abbassare la pressione sanguigna.

La sindrome metabolica è una condizione caratterizzata dalla presenza contemporanea di più fattori di rischio cardiovascolare. Chi ne soffre è sovrappeso o obeso e ha a che fare con almeno un problema fra pressione alta, livelli di colesterolo elevati o iperglicemia. Gli autori dello studio hanno chiesto a individui affetti da questo disturbo di partecipare ad un programma di allenamento di 16 settimane. A tutti è stato chiesto di allenarsi 3 giorni su 7, ma mentre ad alcuni è stato assegnato un esercizio fisico intenso (da eseguire in 1 o 4 ripetizioni da 4 minuti), ad un gruppo di controllo è stato chiesto di eseguire per mezz’ora un’attività fisica a livelli moderati. Come ha spiegato Jeff Coombes, esperto della School of Human Movement Studies dell’Università del Queensland, “fra i 25 partecipanti che hanno preso parte al programma di allenamento ad alta intensità, 7 non soffrono più di sindrome metabolica”.

Combes ha sottolineato che riducendo contemporaneamente peso, pressione, colesterolo e livelli di zuccheri nel sangue è possibile diminuire il rischio di malattie cardiache, diabete di tipo 2 e ictus. “L’attività fisica – ha aggiunto l’esperto – è un modo dall’efficacia provata per far fronte a diversi problemi di salute, ma questi risultati dimostrano che brevi picchi di esercizio ad alta intensità possono dare risultati uguali, se non migliori, in metà del tempo”. Ora si attendono i risultati definitivi della ricerca. I suoi autori stanno infatti verificando questi primi indizi in uno studio multicentrico internazionale in cui sono stati coinvolti ben 750 partecipanti.
Fonte 24 salute

Diabete ed Obesità

E’ un rapporto molto stretto quello che lega queste due malattie al punto che da qualche anno si parla di “diabesità”, una parola che accomuna le due patologie in un’unica malattia.

UnknownIl controllo dei livelli di glicemia (lo zucchero nel sangue) entro valori normali è affidato ad un’azione efficiente dell’insulina; nell’obesità questa azione è deficitaria, dal momento che l’eccesso di tessuto adiposo determina insulino-resistenza, cioè una minore efficacia nell’azione dell’insulina nei tessuti periferici. La resistenza periferica all’insulina è a sua volta responsabile di iperinsulinemia (cioè elevati livelli di insulina nel sangue), spesso inefficace nel controllare la glicemia ma causa di molte gravi malattie collegate all’obesità.

Oltre il 20% dei soggetti obesi è affetto da diabete di tipo 2, e sono percentualmente pochi i soggetti affetti da diabete di tipo 2 non obesi.

In tutto il mondo obesità e diabete di tipo 2 sono in aumento e rientrano a pieno titolo tra le malattie cronico-degenerative che maggiormente influenzano la salute dei cittadini.

Le proiezioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità prevedono per il 2015 circa 2,3 miliardi di individui in sovrappeso, più di 700 milioni di obesi e più di 300 milioni di diabetici.

“Il diabete di tipo 2 incide molto sulla salute di una persona, sulla qualità di vita per il continuo uso della terapia, e perché comporta una serie di complicazioni a carico degli occhi, dei reni, del cuore e degli arti inferiori che possono invalidare in modo molto grave la persona malata.

Fonte Humanitas – Rozzano

disintossicati dalle abbuffate

centrifugato

CENTRIFUGHIAMOCI !

Riduciamo il senso di gonfiore che segue le abbuffate natalizie.
Avremo una pelle più’ sana e saremo più energici e scattanti, i
centrifugati spazzeranno via gli accumuli in eccesso e in più’ ci faranno il pieno di vitamine.
Qualche esempio ?
– Kiwi,mela e arancia.
– Ananas limone e pompelmo.
– Ananas mele e sedano.
– Carote mango e arance.
Allora via con l’operazione detossinante
Ovviamente in sostituzione del pasto non in aggiunta ! 

La forma fisica, arma in più contro l’Alzheimer

terza-eta

Il fitness può aiutare la mente, il corpo e la qualità della vita nelle persone colpite da Alzheimer, se ancora ai primi stadi. A confermarlo sono due studi presentati la settimana scorsa all`Alzheimer`s Association International Conference on Alzheimer`s Disease di Chicago.
I due studi confermano l’esigenza di una maggiore consapevolezza ed educazione circa l’importanza di un sano stile di vita per il mantenimento di una buona funzionalità cerebrale anche con l’avanzare dell’età. Nel primo studio del University of Kansas Medical Center si dimostra, con l’ausilio di neuroimmagini, la connessione tra l’esercizio fisico e i cambiamenti del cervello determinati dall’Alzheimer nell’ippocampo, un’importante area cerebrale per la memoria e l’orientamento spaziale. L’ippocampo, infatti, è una delle prime regioni del cervello a soffrire dei danni prodotti dall’Alzheimer. “Abbiamo constatato – sottolinea Robyn Honea, uno degli autori dello studio – che l’attività fisica è legata al mantenimento del volume cerebrale in aree affette dalla malattia ad uno stadio ancora iniziale”. Tale connessione suggerisce dunque che una buona attività motoria può positivamente modificare l’atrofia cerebrale conseguente all’Alzheimer.
L’altro studio, promosso dalla Western Medicine di Nedlands in Australia, ha mostrato che un programma d’assistenza domiciliare, basato su una serie di esercizi fisici, può ridurre le cadute, migliorare l’equilibrio e mantenere una soddisfacente qualità di vita nella persone affette da demenze da un periodo superiore ai 12 mesi. Soprattutto nel rapporto tra la maggiore stabilità nella deambulazione e la quantità di cadute gli esercizi ginnici hanno dimostrato la loro efficacia.
“Questo studio – ha evidenziato la ricercatrice Megan Wraith nel presentare i risultati del lavoro – è piccolo ed è solo all’inizio, ma il mantenere la qualità della vita allo stesso livello in un contesto di deterioramente della abilità cognitive è un successo. Questi risultati sono sufficientemente incoraggiati per proseguire con questo approccio e sviluppare, su larga scala, un programma di assistenza domiciliare basato su esercizi fisici”
FONTE 24 SALUTE – SOLE 24 ORE